Parlare di scuola significa affrontare punti di vista contraddittori: un nutrito gruppo di persone ne esalta la capacità di essere un vero incubatore di conoscenza e progresso, altri invece etichettano il sistema dell'istruzione come qualcosa di obsoleto, un organo che imbavaglia la creatività e l'immaginazione delle nuove generazioni.
Per un giorno, e speriamo di qui in avanti, la scuola ha occupato gli spazi di numerosi organi d'informazione. Grazie al progetto FastUp School e ai sui promotori, è davvero passibile parlare di buona Scuola.
TRE PROTAGONISTI, UN UNICO OBIETTIVO
L'evento che si è svolto giovedì 14 gennaio presso la Sala Comunicazione del Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca ha tre protagonisti diversi quanto importanti: il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini con il MIUR, Fastwebe noi di Eppela. Pubblico, privato e una piattaforma di crowdfunding hanno elaborato un vero e proprio piano di crescita per le scuole, mettendo al centro la necessità di digitalizzazione e i bisogni di studenti e insegnanti.
Le specifiche dell'iniziativa FastUP School sono riportate nella pagina ad essa dedicata, da oggi qualsiasi scuola sarà svincolata da difficoltà burocratiche, non sarà costretta ad arrendersi alla mancanza di stanziamenti economici pubblici, potrà autonomamente decidere quali progetti lanciare, aspettando il benestare della rete e il successivo cofinanziamento di Fastweb.
La semplicità di un percorso così semplice quanto innovativo ha riscontrato l'interesse de Il Sole 24 Ore secondo il quale la visibilità ottenuta dai progetti FastUp School, renderà questi vere e proprie "best pratice" per le altre scuole, e ancora di Rai News, Sky Tg 24, Lettera 43, Tom's Hardware, solo per citare alcuni articoli.
Crediamo, speriamo, che questo sia solo l'inizio di una rivoluzione democratica e meritocratica, un'occasione per dimostrare di come la progettualità, quella buona, debba partire dal basso, dalle nuove generazioni, da quella scuola per troppo tempo relegata ai margini dell'interesse comune. Sostenere i progetti di FastUP School vuol dire, anche, dimostrare senso civico, perché come affermava Benjamin Franklin: "Un investimento in conoscenza, paga sempre il massimo interesse".